Dopo aver trattato l'ambito di applicazione dei nostri strumenti, passiamo ad analizzare il principio fisico secondo il quale lavorano.
Il teodolite e il tacheometro in quanto strumenti di misura permettono di valutare e misurare gli angoli in maniera diretta. Al variare
delle condizioni e dei parametri esterni, tali misure vengono ottenute confrontando i
valori angolari (assunti come unità di misura) riportati su di un cerchio su
cui è incisa una gradazione, anche detta lembo, ed un centro C della stessa.
La misura di un angolo sul terreno è resa più complicata rispetto ad uno studio su carta dal fatto che in questo caso non sono visibili le semirette che lo formano. Nonostante ciò la misurazione e il principio fisico che la governa sono i medesimi.
Innanzitutto è opportuno definire due diverse tipologie di angoli:
- l'angolo orizzontale, anche definito come angolo diedro, è l’angolo misurato su un piano orizzontale su cui è collocato il cerchio orizzontale, formato da due piani verticali (la cui traccia passa per il vertice) e contenente le due semirette dell’angolo. In topografia sono gli angoli più importanti e più usati;
- l’angolo zenitale, invece, è l’angolo misurato su un piano verticale, che viene a formarsi tra la verticale (asse generale del nostro strumento) e la direzione della linea di mira del collimatore.
A questo punto tutto ciò che è necessario fare è porre in coincidenza il vertice S dell’angolo da misurare (intersezione delle semirette che formano l’angolo) con il centro C della graduazione riportata sul rapportatore. Si possono riscontrare due situazioni:
- Quando l’origine della graduazione (0°) è esterna alle due semirette che definiscono l’angolo α, poiché la graduazione del cerchio è destrorsa (la sua numerazione procede in senso orario,) l’angolo α verrà fornito dalla differenza delle letture eseguite alla graduazione in corrispondenza delle due semirette: α = LB - LA;
- Quando l’origine della graduazione (0°) è compresa tra le due semirette che definiscono l’angolo α, dunque con LB < LA, l’angolo α viene fornito dalla relazione precedente con l’aggiunta di un angolo giro: α = LB - LA + 360°
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